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Trentatré trentini in notazione finlandese

È stato uno degli esperimenti musicali più originali e curiosi dei Ferienkurse di Darmstadt, in questo mese di agosto. Nata dall'incontro tra un compositore finlandese, Miika Hyytiäinen, e una cantante italiana, Eleonora Claps (nella foto), Phenomenological Notation era una istallazione "live", in una serata intitolata "Music in the Expanded Field". Istallazione concepita come una specie di gigantesco acquario, uno spazio chiuso da grandi vetrate, all'interno del quale la cantante e un'arpista (Alice Belugou) si muovevano, cantavano, suonavano, recitavano, seguendo una partitura grafica creata dal compositore finlandese.

La partitura di Phenomenological Notation era anche proiettata su dei grandi schermi che contribuivano alla varietà visiva dello spettacolo. Il pubblico, dall'esterno della vetrata, osservava le due interpreti come fossero due creature sottomarine. Ma attraverso un corridoio laterale poteva anche entrare nell'"acquario" e osservare la performance "da dentro".

Miika Hyytiäinen è un compositore sui generis, con una laure in matematica presa all'Università di Helsinki, dove ha anche studiato musicologia (studi poi proseguiti alla Freie Univesität di Berlino). Ha studiato teoria e analisi musicale all'Accademia Sibelius, e composizione con Harri Vuori, Riikka Talvitie, Olli Koskelin, seguendo poi vari seminari e workshop con Jouni Kaipainen e Magnus Lindberg (a Porvoo), con Jukka Tiensuu e Georges Aperghis (a Viitasaari). Si è poi dedicato al teatro musicale sperimentale alla Universität der Künste di Berlino, sotto la guida di Daniel Ott, Iris ter Schiphorst, Manos Tsangaris, Dieter Schnebel e Carola Bauckholt.

Hyytiäinen ha usato per la prima volta una notazione grafica nell'opera da camera Figure de la Terre, messa in scena nell'aprile del 2013 alla Sophiensaele di Berlino. Opera su libretto di Jaakko Nousiainen (che ha curato anche la regia dello spettacolo), rievocava la storia di Pierre Louis de Maupertuis, matematico francese che nel 1736 fece un importante viaggio in Lapponia per dimostrare, attraverso la misurazione di un grado di meridiano, che la terra era schiacciata ai poli. Lì conobbe Christine Planström e la sorella Elisabeth, che portò con sé in Francia, le "due lapponi" che divennero popolarissime nei salotti parigini. Opera per soprano, tenore, e un piccolo ensemble di quattro strumenti (violino, viola, violoncello e clavicembalo), ispirata a Aria di John Cage, mescolava stili musicali diversi, dal barocco alla musica tradizionale lappone, suoni elettronici, e diverse modalità di emissione vocale, come dimostra la scena iniziale (presentata già nel 2011 alla Cité internationale des arts di Parigi). La prima berlinese era accompagnata da una performance video di Mia Mäkelä, dove le immagini erano generate in tempo reale, e strettamente legate alla performance del soprano Estelle Yovtchev.

In molti suoi lavori Hyytiäinen ha cercato l'interazione tra strumenti e voce, ad esempio in Fourth, per quartetto d'archi e soprano. In Phenomenological Notation il compositore finlandese ha approfondito la sua ricerca sulla voce umana, creando una partitura generata in tempo reale da un software, e basata non sulla tradizionale notazione musicale, ma su forme e colori corrispondenti a diversi timbri, registri, e a diverse modalità di emissione vocale, dal canto impostato alla recitazione di frasi libere, che ha la Claps ha interpretato recitando filastrocche e scioglilingua tipicamente italiani, come «Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa», o «Trentatré trentini entrarono in Trento tutti e trentatré trotterellando».

La partitura grafica di Phenomenological Notation mira a dimostrare gli aspetti fenomenologici della musica, come di tutte le arti: «La musica non è la partitura finale, ma nemmeno l'esecuzione finale o l'idea finale del compositore. La musica è comunicazione, sono le relazioni che si creano tra la storia e il compositore, tra il compositore e la notazione, tra la notazione e l'interprete, tra l'interprete e lo strumento, tra lo strumento e il pubblico».

Hyytiäinen sta completando una nuova opera, Voice Box, che andrà in scena a Helsinki, scritta per la voce di Mia Heikkinen, e un nuovo progetto per la prossima Biennale di Monaco di Baviera.