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Pietari Inkinen a Torino – 6 e 7 marzo



C'è un nuovo astro nascente del podio in Finlandia: è Pietari Inkinen. Nato a Kouvola nel 1980, da ragazzo ha studiato violino e direzione d'orchestra, ma ha fatto anche parte di una rock band. Si è poi perfezionato in violino alla Hochschule für Musik di Colonia, e ha fatto i suoi primi concerti come violinista, anche in complessi cameristici, suonando un violino storico, un Carlo Bergonzi del 1732. Si è poi imposto all'attenzione internazionale come direttore d'orchestra, incidendo musiche di Einojuhani Rautavaara e di Jean Sibelius per la Naxos, e un cd wagneriano per la Emi. Nel 2013 ha anche diretto la Tetralogia di Wagner a Melbourne.


Il 2014 si presenta ancora fitto di impegni internazionali per Inkinen. Dirigerà in Germania (con i Bamberger Symphoniker, i Münchener Philharmoniker e con la Konzerthausorchester di Berlino), in Polonia (con la Filarmonica di Varsavia), in Olanda (con l'Orchestra filarmonica della Radio Olandese), in Giappone (con la Japan Philharmonic Orchestra), in Nuova Zelanda (con la New Zealand Symphony Orchestra, di cui è direttore stabile dal 2008).


Farà anche alcune tappe in Italia. Il 6 e il 7 marzo dirigerà a Torino l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, in un programma che comprende la Serenata in do maggiore op. 48 per orchestra d’archi di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Tre Lieder per voce e orchestra di Franz Schubert, orchestrati da Detlev Glanert (tenore: Ian Bostridge), e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 di Jean Sibelius, che è una delle più eseguite in Italia. Inkinen ritornerà in Italia il 7 novembre, al Teatro Comunale di Bologna, per dirigere il Concerto per violino e orchestra in la minore di Dmitrij Šostakovič (con il violinista russo Ilya Gringolts), i Wesendonck Lieder di Wagner (soprano: Melanie Diener) e il poema sinfonico di Strauss Till Eulenspiegels lustige Streiche op. 28.