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Il Cigno di Tuonela a MITO – Milano, Sala Verdi, 20 settembre, ore 21



La WFAO (World Federation of Amateur Orchestras) è un'organizzazione che promuove la pratica della musica per orchestra in tutto il mondo. Tutto ruota intorno all'idea che la musica possa oltrepassare le differenze culturali, geografiche e storiche, e rendere così il mondo un posto migliore. L'Orchestra della WFAO è stata invitata dal Festival MITO, e in collaborazione con AIMA Associazione Italiana Musicisti Amatori e il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, per un concerto che si terrà il 20 settembre alle ore 21 alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, e che vedrà alternarsi sul podio Mario Gioventù e Joe Yamaji. In programma alcune pagine di Giacomo Puccini, il Capriccio sinfonico e tre celebri arie («Vissi d’arte» da Tosca, «Mi chiamano Mimì» dalla Bohème, «Un bel dì vedremo» da Madama Butterfly) cantate dal soprano Federica Vitali, la Sinfonia n. 3 op. 27 «Espansiva» di Carl Nielsen, e Il cigno di Tuonela (Tuonelan joutsen) di Jean Sibelius. Una bella occasione per ascoltare il poema sinfonico che Sibelius scrisse nel 1895, come parte della suite Lemminkäinen op.22, quattro "Leggende in musica" basate sul Kalevala, che sono anche il più importante lavoro orchestrale composto prima della Sinfonia n.1. Il Cigno di Tuonela (il terzo pezzo della suite, anche se fu il primo essere terminato) si riferisce all'episodio nel quale l'eroe Lemminkäinen cerca di colpire il cigno ammaliatore, che nuota intorno a Tuonela, l'isola dei morti, ma viene ucciso da una freccia avvelenata e muore. Un ruolo dominante è affidato al corno inglese, che rappresenta la voce del cigno, con il malinconico tema principale che ritorna alla fine accompagnato dagli archi nel registro grave, avvolto in una specie di atmosfera funerea.