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Mirkka Rekola e Jouni Inkala su Poesia e Conoscenza



Dal 15 marzo è on line il primo numero della rivista trimestrale Poesia e Conoscenza, diretta da Donatella Bisutti, poetessa, saggista, critico letterario, già fondatrice della rivista cartacea Poesia e Spiritualità.

In questo primo numero troviamo nel Laboratorio di traduzione sia un profilo della poetessa finlandese Mirkka Rekola - scomparsa appena un anno fa - sia quello del poeta Jouni Inkala.

Le due poesie della Rekola sono nella traduzione di Elina Suomela-Härmä, mentre quelle di Inkala sono ad opera di Antonio Parente.


Da sottolineare e apprezzare che sia presente anche il testo originale in lingua finlandese a fronte.



Mirkka Rekola

Sopra il limite delle nevi

Traduzione dal finlandese di Elina Suomela-Härmä



Mirkka Rekola (1931-2014) non solo è la più importante esponente della poesia in lingua finnica di oggi, ma è anche in assoluto uno dei poeti più importanti della Finlandia.

La raccolta d’esordio Vedessä palaa (Brucia nell’acqua), che venne giudicata difficile per i suoi contenuti filosofici (la poetessa aveva iniziato allora studi di filosofia all’università di Helsinki, rimasti incompiuti), risale al 1954. La terza raccolta Syksy muuttaa linnut (1961; L’autunno fa emigrare gli uccelli) segnò una svolta: accanto alle poesie in versi apparvero quelle in prosa. Anche questa volta la critica fu tiepida: gli anni ’60 non furono facili per chi, come Rekola, scriveva poesie interiorizzate e ‘verticali’.

Nel 1969 uscì una raccolta di aforismi, Muistikirja (1969; Il taccuino), che segnala l’inizio della moderna letteratura aforistica in Finlandia. Nella sua opera gli aforismi sono accompagnati da poesie in prosa e formano delle serie, come per esempio nella raccolta Tuoreessa muistissa kevät (1987; Fresca nella memoria, la primavera). La pluralità dei generi si rispecchia anche nei sottotitoli delle opere di Rekola (Annotazioni; Paesaggi), così come nella raccolta Maskuja, pieniä elämänpituisia juttuja (Piccoli aneddoti lunghi quanto la vita; il sostantivo Maskuja, creazione della stessa Rekola, è intraducibile). L’opera di Rekola consta di più di venti titoli; inoltre ha fatto traduzioni e collaborato alle riviste culturali. Delle sue poesie sono state pubblicate traduzioni in svedese, in tedesco, in inglese e in francese.

Rekola ha ottenuto numerosi premi nazionali, è stata nominata doctor honoris causa all’università di Helsinki e nel 1999 è stata candidata al premio Neustadt. L’opera della poetessa si è diffusa lentamente ma a partire dagli anni ’90 ha conquistato un pubblico sempre più vasto.



Qui le due poesie della Rekola da Taivas päivystää (Il cielo assicura la permanenza) e da Vesi on maailman muisti (L’acqua è la memoria del mondo).



Jouni Inkala

Poesie

Traduzione dal finlandese di Antonio Parente



Jouni Inkala nasce a Kemi nel 1966. L’esordio poetico avviene con la raccolta Qui il suo limite (Tässä sen reuna, 1992) che gli vale il premio “J. H. Erkko”. Nella sua seconda raccolta, Della stanza e della famiglia (Huonetta ja sukua, 1994) il teatro della narrazione non è più il “limite del mondo” (la Finlandia e il nord Europa), come nella precedente, ma l’Europa orientale e meridionale.

Una particolare raffinatezza linguistica e di pensiero Inkala la esibisce nella sua terza raccolta, La compagnia dei Santi (Pyhien seura, 1996), dove l’autore si sofferma, sommessamente e devotamente, sui temi della fede e della religione, in una maniera insolitamente esplicita per un poeta della sua generazione. Il tema dell’amore sacro e profano viene approfondito nelle raccolte, Per ciò che rimane (Sille joka jää, 1998) e Viaggio nel deserto (Autiomaaretki, 2000). Nel 2002 pubblica Non scritto (Kirjoittamaton), nel 2005 Tempi di corno (Sarveisaikoja), nel 2008 Quale sapere è indispensabile all’essere umano (Minkä tietäminen on ihmiselle välttämätöntä), nel 2011 Chemiosintesi (Kemosynteesi) e nel 2013 Durata aperta (Kesto avoin).

Di recentissima pubblicazione la sua ultima raccolta Costanti e variabili (Vakiot ja muuttujat) uscita in Finlandia il 15 marzo.



Quattro delle cinque poesie di Inkala pubblicate su Poesia e Conoscenza sono tratte dalla raccolta Durata aperta (Kesto avoin) mentre la quinta è tratta da Costanti e variabili (Vakiot ja muuttujat).

Pubblichiamo quest'ultima anche su Cultfinlandia:





XXXIII





Da qualche parte nella notte

il filo a piombo dell'uomo affonda

sette pollici nel mare della pelvi femminile.



L'uomo depone il suo latte di pesce

la donna le sue uova di pesce

insieme gli estratti accrescono la memoria dell'istante.

Al suo interno i vasi sanguigni si diramano

come i palmi.



L'analisi è fanciullezza,

la sintesi adultezza.



Le avversità hanno

a volte messo alla prova

a volte rafforzato anche loro



le fortune rifiutato

di estinguersi in loro.





XXXIII





Jossain yössä

miehen luotilanka putoaa

seitsemän tuumaa naisen lantion mereen.



Mies laskee maitinsa

nainen mätinsä

yhdessä uutteet nostavat hetkestä muiston.

Sen sisällä verisuonet haarautuvat

kuin kämmenet.



Analyysi on lapsuutta,

synteesi aikuisuutta.




Heitäkin vastoinkäymiset ovat

vuoroin koetelleet

vuoroin vahvistaneet



myötäkäymiset kieltäytyneet

kuolemasta heissä sukupuuttoon.





Foto del post: la foto a destra ritrae Mirkka Rekola nel 2008.
Nella foto di sinistra, in cui sono presenti undici poeti - cinque finlandesi e sei di nazionalità tedesca - ci sarebbe dovuta essere anche la Rekola, ma in tutti i casi era presente all'incontro avvenuto nel 2001 a Künstlerhaus Edenkoben.

La foto ritrae Stefan Moster, Annukka Peura, Jouni Inkala, Agneta Enckell, Anni Sumari, Hugo Dittberner, Anne Duden, Peter Hamm, Gregor Laschen, Kathrin Schmidt, Johann P. Tammen. Il primo in alto a sinistra è Jouni Inkala.