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Il corso di finlandese a Laajasalo raccontato da Letizia

ESPERIENZA DI LETIZIA




La mia esperienza alla Laajasalon opisto? Motivante, divertente ed entusiasmante. Motivante perché in pochi giorni, ma con il giusto impegno, sono riuscita ad imparare tanto. Divertente perché il clima in cui si svolgevano le lezioni era allegro, rilassato e sereno, e questo è stato reso possibile grazie alla nostra insegnante, Anne Rosenius, che ci ha fatto immergere completamente nella lingua - le lezioni erano interamente in finlandese, ma se qualcuno voleva esprimersi in inglese lei accoglieva senza problemi la domanda o il dubbio, ma rispondendo in finlandese, e alla fine qualcosa bisognava per forza ‘prendere’.
Entusiasmante perché ogni giorno, pur nella ‘routine’ scolastica – sveglia, colazione dalle 8:30 alle 9, prime due lezioni, pranzo dalle 12:30 alle 13:30, altra lezione, pausa caffè alle 14:00- è stato diverso dagli altri, sia per le attività organizzate dalla scuola, come la visione di film, sauna, makkaran paistoa, visita guidata di Helsinki con pullman, visita alla mostra per il cento anni dalla nascita di Tove Jansson, sia per quelle organizzate da alcuni dei ragazzi che alloggiavano, compresa me, nella residenza, e tra queste le più belle sono stati i primi giri per Helsinki, con la visita della cattedrale ortodossa e la famosa cattedrale bianca, la gita a Suomenlinna, un paio di cene, alle 17:00 del pomeriggio, in due dei migliori ristoranti della città e le immersioni nella Akateeminen Kirjakauppa in Pohjoisesplanadi. Forse, però, la cosa più bella era ritrovarsi la sera in cucina con gli altri a chiacchierare e a fare i compiti, a volte anche dalle 11 di sera in poi, e mescolarsi senza distinzioni fra persone di nazionalità ed età diverse, dai 20 ai 70 anni, e sentirsi come in una grande famiglia, che ha qualcosa che la unisce, un compagno o una compagna finlandese, le radici o semplicemente l’amore per la lingua.




Letizia D’Andrea