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Finlandesi in laguna – Lindberg e Saariaho alla Biennale di Venezia – 7-13 ottobre 2013

Non mancano testimonianze di musica finlandese nella 57ma edizione della Biennale di Musica contemporanea di Venezia. Sabato 12 ottobre (ore 17.15) al Conservatorio Benedetto Marcello si potrà ascoltare Related Rocks di Magnus Lindberg, pezzo del 1997 per due pianoforti, due percussioni e elettronica (pianisti: Ufuk Dördüncü e Bahar Dördüncü; percussionisti: François Volpé e Sébastien Cordier). Pezzo scritto nel 1997, utilizza uno spettro dinamico piuttosto limitato, ma una grande varietà di stili, dal jazz al minimalismo, dagli echi classici alla musica da avanspettacolo. A Venezia ci sarà però soprattutto la musica di Kaija Saariaho, presente nel cartellone della Biennale con ben tre lavori. Lunedì 7 ottobre (ore 11.30), nella sontuosa Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, il clarinettista Michele Marelli eseguirà, accanto a lavori di Stockhausen, Kurtág, Maxwell Davies, Oscar Bianchi, anche la prima italiana di Duft, pezzo per clarinetto solo (composto nel 2012 ed eseguito per la prima volta il 28 luglio dello stesso anno nell'ambito del Concorso internazionale di Clarinetto di Friburgo), ricco di sfumature timbriche, capace di esplorare le possibilità liriche e espressive dello strumento nei suoi tre movimenti (Blütenstaub, Blühend, Flüchtig). Sabato 12 (ore 20.00), nella stessa sala, il soprano francese Françoise Kubler eseguirà Lonh per soprano e elettronica (elettronica: Robin Meier), delicata composizione del 1996, basata su un antico testo in lingua d'Oc del trovatore Jaufré Rudel, e su un melodizzare diatonico, e dal sapore arcaico. Infine, domenica 13 ottobre (ore 15.00), nella giornata conclusiva del Festival, il violinista Francesco D'Orazio eseguirà (insieme a insieme a pezzi Pierre Boulez, Luciano Berio, Fausto Sebastiani, Gianvincenzo Cresta) «…de la terre» per violino e elettronica (1991), pezzo innervato da echi di natura (anche canti di uccelli, fruscii, rumori dell'acqua) e da riverberi carichi di mistero.