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Il 10 ottobre in Finlandia si celebra il giorno della Letteratura!

Oggi, 10 ottobre, è l'anniversario della nascita di Aleksis Kivi (1834-1872), considerato il padre della moderna letteratura finlandese: in Finlandia è un "Flag Day" ed è  il giorno della Letteratura (Suomalaisen kirjallisuuden päivä)!




E' bello pensare che proprio oggi, in questo giorno dedicato alla Letteratura, a Francoforte si sia svolta la "Preview Press Conference"dell'ospite d'onore della Fiera del Libro 2014, la Finlandia.





Di seguito, una sintesi dettagliata del romanzo "I sette fratelli" (Seitsemän veljestä) - l'opera piu famosa di Aleksis Kivi - tratta dal lavoro del Dottor Lorenzo Amato:




"I Sette Fratelli (Seitsemän veljestä) è ambientato all’inizio dell’Ottocento, in un villaggio situato in una natura finlandese in parte idealizzata, in parte descritta con efficace realismo. I sette fratelli protagonisti della storia, Juhani, Tuomas, Aapo, Simeoni, Timo, Lauri, Eero, (che nella versione italiana sono italianizzati rispettivamente in Gianni, Maso, Abramo, Simeone, Timoteo, Renzo e Rico), vivono e lavorano senza grandi risultati nella fattoria del padre, a Jukola. Il sagrestano del villaggio cerca di insegnar loro con le buone, e soprattutto con le cattive, a leggere e scrivere.


Così i sette fratelli, umiliati da un trattamento che essi reputano ingiusto, quasi terrorizzatiall’idea di dover nuovamente provare a leggere, e sbeffeggiati dai ragazzi dei poderi vicini, con quali arrivano a scontrarsi in più modi, decidono di seguire l’idea romantica di Lauri, e fuggire dalla civiltà per ritirarsi nel bosco, e ricostruire il rifugio che si trova a Impivaara, un tempo occupato dal padre, per vivere liberi, in pace e lontano dalla civiltà. L’impresa si rivelerà più ardua del previsto, anche perché fra i fratelli nascono frequenti dissidi su ogni sorta di questione, che spesso portano a conseguenze impreviste, quali il rogo e la distruzione del podere appena ricostruito, con conseguente fuga a piedi verso il villaggio lontano, senza adeguati indumenti, nel rigidissimo inverno finlandese, con branchi di lupi affamati alle calcagna.


Dopo il ritorno a Impivaara altre avventure aspettano i fratelli. Dopo aver udito storie dicacce fortunate, decidono di mettersi sulle tracce di un orso che fa strage di mucche e tori in una vallata non lontana da Impivaara. I fratelli riescono a rintracciare l’orso e ad abbattarlo, sennonché il loro cane, abbaiando a una mandria di tori, ne provoca l’ira. Il cane si rifugia così dai fratelli, che a loro volta si trovano a fuggire di fronte a quaranta tori infuriati in corsa verso di loro. Rifugiatisi su un masso, senza niente da mangiare né da bere salvo l’acquavite, che ridurrà Lauri all’ubriachezza rendendolo aggressivo, i fratelli chiamano aiuto per giorni, finché non riescono a metter le mani sulle munizioni dei fucili facendo strage dei tori. I sette possono quindi tornare a Impivaara carichi di carne da macellare, nonché di un cospicuo debito nei confronti dell’ex proprietario delle bestie.Da questo momento i fratelli sono costretti a elaborare piani di bonifica dei territori circostanti la fattoria, dal momento che i fratelli si fanno un punto di onore di ripagare tutto il debito entro i limiti pattuiti. La tremenda natura finlandese, con le sue improvvise gelate primaverili, si mette contro i propositi dei sette, distruggendo i raccolti per numerosi anni consecutivi. Tuttavia, grazie anche alla caparbia ostinazione dei sette, il podere di Impivaara inizia a dare i suoi frutti, e i fratelli ad avere di che vivere, ripagare il debito e acquistare beni da Jukola. Non senza ricadute, però, dato che Simeoni, preso dal vizio dell’alcool, sperpera molti dei soldi guadagnati e provoca nuovi conflitti nella famiglia. Ma poco alla volta la disciplina che i fratelli sono riusciti a imporsi, seppur fra tanti contrattempi, permette loro di superare tutte le difficoltà, e, ampliata ulteriormente la fattoria di Impivaara e i propri possedimenti, si reimpossessano del loro vecchio podere al villaggio, che era stato affidato in usufrutto, e addirittura imparano a leggere e scrivere. Dieci anni dopo la partenza tornano infine al villaggio come proprietari di numerose fattorie, circondati di grande considerazione anche da parte di coloro che un tempo li ritenevano dei buoni a nulla. Una grande festa nel podere del villaggio riconcilia infine i fratelli con i loro virulenti vicini, e inaugura la loro nuova vita di membri operosi del consorzio civile.


Il libro termina con la breve descrizione degli anni successivi al ritorno dei fratelli alla civiltà, e delle rispettive famiglie (tutti i fratelli si sposano tranne Simeoni, che preferisce vivere assieme alla famiglia di Juhani), e di una vita che, dopo tanto lavoro, appare avviata alla tranquillità. E tuttavia, nelle pagine finali, nelle visioni di Anna, moglie di Eero, pare incombere un cupo presagio di morte"




Il romanzo si chiude con la celebre "Sydämeni laulu"  (Il canto del mio cuore) magistralmente musicata anche da Jean Sibelius. Potere leggere la lirica sulle pagine di Piero Pollesello nella traduzione metrica di Paolo Emilio Pavolini.




Se nella traduzione italiana il libro risulta ormai introvabile, si può leggere on line in finlandese cliccando qui!




Foto: La prima pagina de Seitsemän veljestä (I sette fratelli) di Aleksis Kivi, 1870