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A Rovigo in mostra l’ossessione nordica, con un’opera di Gallen-Kallela | Rovigo, fino al 22.6


Non è la prima volta che l'Italia guarda al Nord Europa per le sue grandi mostre sull'arte tra Ottocento e Novecento (vedi la mostra di Marco Goldin Munch e lo spirito del Nord, 2011). Stavolta si parla de L'ossessione nordica, rassegna di arte scandinava, baltica, scozzese e tedesca più in generale intorno agli anni delle prime biennali veneziane. Artisti all'epoca prediletti
dal critico italiano Vittorio Pica, poichè rappresentavano linguaggi ‘moderni’ e talvolta rivoluzionari : “Il visitatore che entra per la prima volta in alcune sale della sezione italiana di questa quarta mostra di Venezia e si sofferma a
guardarne, con particolare attenzione, le varie tele, grandi e piccole, disposte in bell'ordine intorno alle pareti, non può non osservare che parecchi dei nostri pittori, specie se veneti o lombardi, si appalesano profondamente influenzati dall'arte nordica,
tanto da rinunciare ad alcuni tradizionali caratteri dell'arte italiana per presentarsi camuffati da Scozzesi, Scandinavi o Tedeschi”.


In mostra anche un'opera di Akseli Gallen-Kallela, La tana delle linci (Turku Art Museum).


La recensione di Laura Fanti su Espoarte.


La mostra, che è allestita in Palazzo Roverella a Rovigo dal 22 febbraio al 22 giugno 2014, è curata da Giandomenico Romanelli e diretta da Alessia Vedova, ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi. La mostra ha come sponsor Intesa Sanpaolo e Cassa di Risparmio del Veneto, e gode del sostegno della Camera di Commercio di Rovigo.