Che i finlandesi amassero l’opera si sapeva. Basta andare una volta al festival di Savonlinna per rendersene conto. E che, per una sorta di proprietà transitiva, amassero l’Italia, era anche cosa nota. Ma che alcuni di loro fossero così melomani da aderire ad un’associazione finlandese intitolata a Beniamino Gigli, non può che fare stupore.


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