« Indietro

“Quando i colombi scomparvero” l’ultimo romanzo di Sofi Oksanen edito da Feltrinelli



E' appena uscito nelle librerie italiane l'ultimo romanzo di Sofi Oksanen Quando i colombi scomparvero - Kun kyyhkyset katosivat (Like, August 31, 2012) - edito da Feltrinelli nella traduzione di Nicola Rainò.



Ho letto il libro della Oksanen lo scorso dicembre nell'edizione spagnola. Sofi, al momento, riscuote in Spagna maggior successo che in Italia, dove speriamo che con quest'ultimo romanzo ottenga il riscontro di pubblico che merita. A voler essere sincera, sono rimasta un po' interdetta quando mi sono resa conto che la struttura, la trama, l'ambientazione di "Cuando las palomas cayeron del cielo" era praticamente la stessa di La purga (Guanda, 210): ignoravo infatti di trovarmi di fronte ad una quadrilogia. Nulla da eccepire come sempre sullo stile, la costruzione della trama, la forma: nonostante sia un volume abbastanza impegnativo si legge tutto d'un fiato.




I diritti di quest'ultimo lavoro della Oksanen sono già stati venduti in 29 paesi.



Di seguito la scheda del libro tratta dal sito della Feltrinelli:



Una storia indimenticabile di occupazione, resistenza e collaborazionismo durante e dopo la Seconda guerra mondiale.



1941, l’Estonia è comunista. Due cugini, l’intrepido Roland e il pavido Edgar, hanno disertato le file dell’Armata Rossa per unirsi alle brigate partigiane dei Fratelli della foresta e opporsi all’occupazione dei russi. Ma all’arrivo dei nazisti, che prendono possesso delle terre e cacciano i nazionalisti estoni, le strade dei due giovani si separano: Roland, devastato dalla morte misteriosa di Rosalie, l’amore della sua vita, viene rinchiuso in un campo di lavoro, mentre Edgar, ritrovata la moglie che non ama, finisce per assumere una nuova identità e diventa Eggert, collaborazionista dei nazisti.

1963, l’Estonia è di nuovo sovietica. I vecchi partigiani del regime tedesco sono braccati per fare pulizia nel paese. Il compagno Parts è incaricato di scrivere una cronaca dei misfatti dell’occupazione nazista per glorificare il regime al potere. Ma durante le sue ricerche s’imbatte in un diario compromettente che sembra essere appartenuto a Roland.

Occupazione, resistenza e collaborazione sono le molle di questo romanzo potente, ambientato in un’Estonia invasa a turno dai sovietici e dai nazisti. Per rispondere ai drammi della storia, ciascun personaggio dovrà scegliere il proprio cammino. Roland, il giusto, combatte senza tregua l’invasore; suo cugino Edgar, un vero camaleonte, sposerà come sempre l’ideologia al potere.
Ma chi sarà il vincitore di questa lotta accanita?



La recensione di Franco Marcoaldi su D laRepubblica "Un'estate a Tallin"



La recensione di "Quando i colombi scomparvero" su Wuz