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Mantova, 5 e 7 settembre: Tuomas Kyrö ospite al Festival della Letteratura

Due appuntamenti per lo scrittore finlandese Tuomas Kyrö al Festival della Letteratura di Mantova:




Il 5 settembre, alle 20,45 a Santa Maria della Vittoria, Tuomas Kyrö contribuirà ad incrementare il Vocabolario Europeo:




«Non chiederci la parola», scriveva Montale. Noi invece, lo abbiamo fatto. Negli ultimi sei anni abbiamo chiesto a settantotto scrittori di ventinove lingue diverse di indicarci una parola che per loro fosse particolarmente significativa. Roba da dare i numeri: 53 provengono da 17 delle 24 lingue ufficiali dell'Unione Europea (l'ultima ad aggiungersi è stata il finlandese) [...] È così che è nato, e sta crescendo, il nostro Vocabolario europeo: un Vocabolario tutto particolare, che invece di spiegare le parole le racconta. [...] Di qui la particolare natura di questa raccolta: più che lemmi di un dizionario, le voci sono schegge di racconto, squarci di autobiografia; più che riflessioni linguistiche, puntelli di idee forti, pronte ad animare il dibattito per e con il pubblico del Festivaletteratura di Mantova. Chi c'è stato lo sa. Dalla parola che hanno scelto gli scrittori fanno sprigionare storie e immagini, odori e sapori, ricordi, volti, profezie. Le restituiscono tutti i sensi, dandole una consistenza che non potrebbe avere in nessun altro vocabolario. Il Vocabolario europeo – chi c'è stato lo sa – non è fatto tanto di parole, quanto di definizioni. O meglio, di parole ad alta definizione: così alta da trasformare vocaboli comuni in preziose parole d'autore. Parole, parole, parole, come risponde Amleto a Polonio («What do you read my lord?» «Words, words, words»). Parole, parole, parole: ancora e per sempre la materia prima della letteratura.




Giuseppe Antonelli

 






La parola scelta da Tuomas Kyrö è Ääni, in italiano Voce:




"Vastasyntyneen ääni on itku. Äänellä hän kertoo missä on, mitä tarvitsee, mikä on maailmassa vikana. Nauru tulee vähän myöhemmin, sillä lapsi ilmoittaa mihin on tyytyväinen, mikä tuntuu hyvältä.


Jokaisella kirjailijalla on oma äänensä. Sitä voi käyttää suoraan tai kierrättää romaanihenkilöiden kautta. Niiden välityksellä tarinat tulevat luetuksi, ne voivat tulla myös itketyiksi tai nauretuiksi.


Lukeminen on kuulemista ilman, että kukaan puhuu".




"La voce del neonato è il pianto. Con quella voce ci dice dov'è, di cosa ha bisogno, cosa non va al mondo. Il riso arriva un po' più avanti, e ridendo il bambino ci comunica di cosa è soddisfatto, cosa va bene.


Ogni scrittore ha la sua voce. Può esprimerla direttamente oppure riciclarla nei personaggi dei suoi romanzi. Attraverso di loro le sue storie vengono lette, e possono diventare oggetto di pianto o di riso.


Leggere è ascoltare senza che nessuno parli".




Il 7 settembre alle 17,30, Casa del Mantegna, Tuomas Kyrö dialogherà con lo scrittore Davide Longo e con il pubblico italiano del suo libro "L'anno del coniglio" appena uscito in Italia per Iperborea nella traduzione di Nicola Rainò.