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Intervista al progettista di Amos Rex a Helsinki

Proprio un anno fa, il 30 agosto 2018, ha aperto a Helsinki l’Amos Rex, un avveniristico polo culturale realizzato per offrire alla capitale finlandese un nuovo spazio pubblico, un museo d’arte contemporanea e un cinema.

Il progetto, firmato dallo studio finlandese JKMM Architects, recupera e amplia lo storico edificio Lasipalatsi degli anni ’30 mantenendo la facciata esistente e realizzando sotto la piazza circa 2.200 mq di nuovi spazi espositivi con l’intento di creare un dialogo tra passato e presente.

Il 17 maggio 2019, durante un mio viaggio a Helsinki, ho avuto il piacere di visitare l’Amos Rex insieme al progettista Asmo Jaaksi, architetto SAFA, dello studio finlandese JKMM Architects che, con l’occasione, ho intervistato in esclusiva per i lettori di Cultfinlandia.

A.C. Sei contento dei risultati ottenuti con il completamento dell’Amos Rex?
A.J. Sono molto felice dei risultati ottenuti. Per realizzare l’Amos Rex abbiamo dovuto superare molti problemi ma alla fine siamo riusciti a terminare il progetto e abbiamo riscontrato molti commenti positivi.

A.C. L’edificio costruito rappresenta l’idea iniziale del progetto?
A.J. Si l’edificio rappresenta pienamente l’idea iniziale, ovvero di realizzare un nuovo edificio sotterraneo connesso con il vecchio Lasipalatsi dove le forme a cupola offrono degli spazi espositivi estremamente flessibili.

A.C. Sei contento di vedere come le persone vivono e utilizzano l’Amos Rex?
A.J. Questa è esattamente la cosa che mi rende felice. L’architettura prende vita quando gli utenti la vivono e qui all’Amos Rex accade davvero. L’Amos Rex è diventato un luogo molto popolare a Helsinki e in particolare la nuova piazza pubblica è diventata un luogo di incontro e un punto di riferimento per la città. Anche la flessibilità degli spazi espositivi ha dimostrato di funzionare molto bene offrendo la possibilità di ospitare tre mostre completamente diverse l’una dall’altra.

A.C. Qual’è stata la sfida più grande in questo progetto?
A.J. La sfida più grande è stata quella di riuscire a mantenere l’idea iniziale del progetto architettonico nonostante tutte le difficoltà incontrate nel corso dei lavori.

A.C. Cosa dovrebbe rappresentare un museo secondo te ?
A.J. Penso che un museo dovrebbe essere qualcosa di più di un semplice contenitore di opere. Un museo dovrebbe far parte della cultura urbana di una città ed essere un luogo dove poter svolgere delle attività, apprendere qualcosa e socializzare.

Ringrazio Asmo Jaaksi, architetto SAFA, dello studio finlandese JKMM Architects per l’intervista e auguro a tutti i lettori di Cultfinlandia di poter visitare di persona l’Amos Rex.

Intervista di Arianna Callocchia

Per maggiori informazioni sul progetto dell’Amos Rex i lettori di Cultfinlandia possono leggere il mio articolo pubblicato nel 2018 su questo link: http://www.cultfinlandia.it/il-nuovo-amos-rex-inaugura-a-helsinki/

Foto: Asmo Jaaksi, architetto SAFA, JKMM Architects, Helsinki Ph. © Hannu Rytky
Amos Rex, particolare dei lucernari della sala espositiva Ph. © Mika Huisman/JKMM Architects