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Intervista ad ALA Architects progettisti di Oodi a Helsinki

Quasi un anno fa, precisamente lo scorso 5 dicembre 2018 (un giorno prima del 101 anniversario dell’Indipendenza della Finlandia) nella capitale finlandese ha aperto Oodi, la nuova Biblioteca Centrale di Helsinki.

Il progetto firmato dallo studio finlandese ALA Architects, vincitore del concorso internazionale bandito dalla Città di Helsinki nell’anno 2012, costituisce il fiore all’occhiello della rete finlandese delle biblioteche pubbliche riconosciute a livello internazionale e rappresenta un nuovo modello per lo sviluppo futuro delle biblioteche nel mondo.

Il 17 maggio 2019, durante un mio viaggio a Helsinki, ho avuto il piacere di visitare Oodi e con l’occasione ho intervistato, in esclusiva per i lettori di Cultfinlandia, Samuli Woolston, architetto SAFA, Partner insieme a Juho Grönholm, architetto SAFA, e Antti Nousjoki, architetto SAFA, dello studio finlandese ALA Architects.

A.C.: Ora che il progetto di Oodi è terminato siete contenti dei risultati?
S.W.: Siamo molto felici dei risultati ottenuti e non avremmo mai immaginato di ricevere tanti riscontri positivi dato che spesso molti si lamentano quando si investono soldi pubblici per la realizzazione di progetti architettonici.

A.C.: L’edificio costruito rappresenta l’idea iniziale del progetto?
S.W.: Si l’edificio rappresenta pienamente l’idea iniziale ed è stato costruito più o meno esattamente come era stato previsto nella fase del bando di gara. Nella realizzazione di Oodi abbiamo sviluppato molto idee e diversi trattamenti dei materiali, ma sempre rispettando lo spirito originale del progetto.

A.C.: Siete contenti di vedere come le persone vivono e utilizzano Oodi?
S.W.: Ci rende molto felici vedere come gli spazi e le strutture della biblioteca vengano usati quotidianamente con molta flessibilità e creatività dal pubblico.

A.C.: Qual’è stata la sfida più grande in questo progetto?
S.W.: La sfida più grande è stata quella di riuscire a mantenere il budget previsto e l’idea iniziale del progetto. Tecnicamente è stato molto difficile realizzare un edificio in vetro sorretto da una struttura a ponte di 100 metri nascondendo tutti i giunti di dilatazione e i particolari costruttivi.

A.C.: Cosa avete appreso da questo progetto che potrà esservi utile per progetti futuri?
S.W.: Abbiamo compreso che la flessibilità di uno spazio è ottenuta con successo dalla realizzazione di una varietà di ambienti specifici piuttosto che da uno spazio universale generico.

Ringrazio Samuli Woolston, architetto SAFA, Partner dello studio finlandese ALA Architects per l’intervista e auguro a tutti i lettori di Cultfinlandia di poter visitare di persona Oodi a Helsinki.

Intervista di Arianna Callocchia


Per maggiori informazioni sul progetto di Oodi i lettori di Cultfinlandia possono leggere il mio articolo pubblicato nel 2018 su questo link:
http://www.cultfinlandia.it/oodi-la-nuova-biblioteca-centrale-di-helsinki/


Foto:
Da sinistra: Samuli Woolston, architetto SAFA, Partner, Juho Grönholm, architetto SAFA, Partner, Antti Nousjoki, architetto SAFA, Partner, ALA Architects, Helsinki.
A destra particolare vista esterna di Oodi, Helsinki Central Library.
Ph. © Tuomas Uusheimo