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Elias Lönnrot oltre il Kalevala



Il 9 aprile ricorre l'anniversario della nascita di Elias Lönnrot nonché l'anniversario della morte di Mikael Agricola. In Finlandia si celebra "The Day of the Finnish Language"!






Elias Lönnrot nacque il 9 aprile del 1802, figlio di Fredrik Johan Lönnrot, a Sammatti, nella Finlandia meridionale. Nonostante la povertà della famiglia, riuscì a compiere un percorso di studi che gli permise di divenire dottore in medicina: frequentò la scuola elementare a Tammisaari, la scuola della cattedrale di Turku, la scuola superiore di Porvoo e l'Accademia di Turku dal 1822. Qui il giovane Lönnrot studiò molte e differenti discipline: dalla chimica alla letteratura greca e orientale, dalla retorica alla storia naturale e varie lingue tra cui il latino, il greco antico, l'ebraico ed il russo. La sua conoscenza delle lingue diverrà in seguito ancora più estesa, arrivando a padroneggiare anche il tedesco e a leggere in diverse altre lingue, tra cui l'inglese. Anche lo svedese era per lui una seconda lingua, essendo infatti di madrelingua finlandese (un'eccezione tra i suoi colleghi). La sua tesi di laurea, del 1827, era intitolata De Väinämöine, priscorum Fennorum numine ("Su Väinämöinen, una divinità degli antichi Finni"). Divenne ricercatore, studiando a Helsinki, dove si era trasferita l'Accademia di Turku, e la sua tesi di dottorato fu Suomalaisten tainamaisesta lääketaidosta, ovvero "Sulla medicina magica dei Finni". Come si evince da questi primi scritti, Lönnrot era principalmente attratto dalle tradizioni popolari. Scelse la carriera medica, nonostante non fosse il suo primo interesse, cercando sicurezza economica; tale occupazione effettivamente gli permise di pagare i debiti di studio e di prendersi cura dei genitori.



Raramente si parla di Lönnrot in quanto dottore: alla sua morte era considerato un medico mediocre, ma recentemente la sua posizione è stata rivalutata dal professore emerito Kauko Kouvalainen. Lönnrot infatti cercava di insegnare l'importanza dell'igiene ed il pericolo insito nel consumo di liquori e nel fumare; grazie alle sue conoscenze di botanica sapeva consigliare erbe da usare nella preparazione dei cibi che successivamente vennero riconosciute contenenti nutrienti e vitamine utili per prevenire il rachitismo e lo scorbuto, le malattie più comuni dell'epoca. Il suo genio arrivò oltre, proponendo di creare un'organizzazione che assistesse i bambini e le donne in gravidanza: ci vorranno quasi cento anni perché qualcosa di simile si realizzi. Si interessava della dieta, dell'igiene, dello stato di salute dei popoli che incontrava. Questa attenzione per la medicina si può notare anche nell'aver raccolto molto materiale poetico inerente la salute e la malattia, sotto forma di incantesimi e indovinelli.
Lönnrot tradusse in finlandese manuali medici di base e nel 1839 scrisse Suomalaisen Talonpojan Koti-Lääkäri, ovvero "Il medico di famiglia del contadino finlandese".



Spesso in viaggio, come gli eroi dei canti che raccolse, Elias compì in totale undici spedizioni. Le sue ricerche cominciarono nel 1828, nella regione di Häme, ben lontano dai territori in cui si spingerà in futuro. Lönnrot scrisse un resoconto di questo suo primo viaggio, in forma di diario, Vaeltaja ("Vagabondo"), pubblicato postumo. In esso l'autore registra le sue impressioni oltre a dati più concreti, come annotazioni sulla vegetazione, sulle costruzioni, sui costumi, gli usi, la religione dei popoli che incontra, oltre, ovviamente alla poesia e la lingua (elementi tipici dell'etnografia del diciannovesimo secolo). Successivamente Lönnrot non seguiterà a tenere un diario di viaggio, ma scriverà brevi relazioni che vennero pubblicate sul giornale Helsingfors Morgonbladet, il cui editore era il suo amico Johan Ludvig Runeberg. I viaggi che compì dal 1832 al 1838 furono escursioni relativamente brevi oltre i confini russi.

Nel 1832 Lönnrot era divenuto assistente del medico distrettuale a Oulu e l'anno successivo venne nominato egli stesso medico distrettuale di Kajaani. Completato il Kalevala (il Vanha Kalevala) nel 1835, si concentrò sulla raccolta di materiale linguistico e nei periodi tra il 1836-37 e il 1841-42 si spinse verso la Lapponia, la penisola di Kola, nell'oblast' di Arcangelo, Olonec e le regioni abitate dai Vepsi (anch'essi un popolo ugro-finnico). Nell'ultimo dei suoi viaggi giunse fino in Estonia. Durante queste ricerche l'atteggiamento di Lönnrot nei confronti dei popoli che visitava cambiò profondamente, passando da un primo stadio di idealizzazione a constatazioni sempre più realistiche e a volte perfino cupe.

Un particolare ilare sulle sue spedizioni: Lönnrot viaggiava scalzo, per non rovinare le scarpe.



Lönnrot fu fortemente influenzato da vari fattori: dal razionalismo illuminista, dalla fede luterana (a cui spesso si aggrappò nei momenti di sconforto) e dalla passione per la poesia popolare tipica del Romanticismo. Nonostante questi principi possano sembrare discordanti, egli riusciva a conciliarli. Viveva inoltre il movimento nazional-romantico in maniera differente rispetto ai suoi contemporanei, poiché non mancava di analizzare razionalmente la situazione in cui versava il suo popolo. Riusciva ad evitare problematiche di tipo religioso nel suo raccogliere canti (o runot) poiché li considerava parte del passato, di una religione ormai morta, che non era in vera competizione con la sua fede. Elias aveva una visione particolare del paganesimo finnico: supponeva che anticamente i Finni fossero stati sostanzialmente monoteisti e che venerassero Ukko, dio del cielo e del fulmine. Con questa prospettiva, quel tipo di paganesimo risultava meno distante di altri dalla religione cristiana.



Nella preparazione della sua epica Lönnrot ebbe cura di conservare le versioni manoscritte del proprio operato e cercò di assicurare quanto più possibile l'autenticità delle sue fonti, essendo ben conscio dei dubbi in merito che sollevarono le opere di James Macpherson sul bardo scozzese Ossian. I migliori garanti per l'autenticità dell'opera di Lönnrot (intesa ovviamente coi parametri del periodo, meno rigidi di quelli odierni) furono tuttavia i canti raccolti da altri studiosi. Egli fece uso di materiale non derivato dalle proprio ricerche in entrambe le stesure del Kalevala, citando gli eruditi di cui era debitore nelle prefazioni. Inventò personalmente alcuni dei versi contenuti nei canti, ma rispetto all'opera completa essi sono una minima parte.

Dal 1847 lavorò all'Uusi Kalevala, per terminarlo solo due anni dopo. Per elaborare questa versione estesa, si fece preparare un'apposita copia del Vanha Kalevala con inserite delle pagine bianche alternate a quelle stampate ove trascriveva segmenti di poemi, selezionati cercando i versi più rappresentativi esteticamente, i più comuni o i motivi considerati più interessanti. Tra le fonti di questa seconda edizione ci fu la stessa Kanteletar, una raccolta di poemi lirici che aveva riunito egli stesso e pubblicato nel 1840. Grazie a questo lungo processo il Kalevala, che nella prima versione conteneva trentadue runi, arrivò a contarne cinquanta.

Lönnrot preparò anche una terza versione del Kalevala nel 1862, ridotta, per uso scolastico.



La sua carriera di medico distrettuale si concluse nel 1853, quando venne nominato professore di Lingua e letteratura finlandese all'Università di Helsinki: già nel 1848 vi aveva tenuto le prime lezioni sulla lingua finlandese. Si ritirò dall'insegnamento nel 1862.

L'impegno linguistico di Lönnrot crebbe già negli anni '40, quando la Società per la Letteratura Finlandese gli assegnò il compito di compilare un dizionario di finlandese-svedese. Occorsero quarant'anni per terminarlo ed i due volumi di cui era composto vennero pubblicati rispettivamente nel 1867 e nel 1880.

La sua produzione letteraria si espresse anche in campo religioso, divenne presidente della Commissione per gli inni religiosi finlandesi e contribuì enormemente al loro repertorio: ne scrisse diciassette, ne tradusse sessantaquattro e ne modificò ben centonovantaquattro.

Ebbe anche un proprio giornale in finlandese, intitolato Mehiläinen ("Ape"), fondò la Suomi-aikakauskirja ("Rivista finlandese") negli anni '40 e negli anni '50 l'Oulun Wiikko-Sanomat ("Messaggero Settimanale di Oulu").



Lönnrot imparò perfino a suonare la kantele, strumento tradizionale a cinque corde con cui si accompagnavano i cantori, e ad intonare i canti (o runot) in metrica. Costruì personalmente vari kantele, di cui circa una ventina sono conservate nei musei. Di varie dimensioni e tipologie, questi strumenti sono accompagnati da istruzioni per accordarli e musiche.



Infine alcuni accenni sulla sua vita privata: si sposò a quarantasette anni ed ebbe cinque figlie di cui una sola raggiunse la maggiore età, Ida, la quale visse anche in Italia e morì a Siena, nel 1915.

Lönnrot si spense nel 1884.



Valérie Morisi




BIBLIOGRAFIA



Apo, Satu, A singing scribe or a nationalist author? The making of the Kalevala as described by Elias Lönnrot, tradotto da Laura Stark, in FF Network, for the folklore fellows, 25 (2003),
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de Anna, Luigi G., Prefazione in Elias Lönnrot, Kalevala. Il grande poema epico finlandese, a cura
di Marcello Ganassini, Roma, Edizioni Mediterranee, 2010, p. 7 - 12.



Lönnrot, Elias, Kalevala. Il grande poema epico finlandese, a cura di Marcello Ganassini, Roma, Edizioni Mediterranee, 2010.



Pentikäinen, Juha, La mitologia del Kalevala, a cura di Vesa Matteo Piludu in collaborazione con Dario Giansanti, Milano, Edizioni PerSempre, 2013.



Siikala, Anna-Leena, Elias Lönnrot the ethnographer, in FF Network, for the folklore fellows, 25 (2003), <http://www.folklorefellows.fi/wordpress/wp-content/networks/FFN25.pdf>, p. 12 - 17.



Vasenkari, Maria, Elias Lönnrot and the birth of a nation, in FF Network, for the folklore fellows, 23 (2002), <http://www.folklorefellows.fi/wordpress/wp-content/networks/FFN23.pdf>, p. 2 - 4.





Valérie Morisi ha studiato Lingua e letteratura finlandese presso l'università di Bologna con la professoressa Sanna Maria Martin. Si è laureata in Lingue e letterature straniere con una tesi in filologia germanica (Il Medievalismo di J. R. R. Tolkien in The Legend of Sigurd and Gudrún). È attualmente iscritta al corso di laurea magistrale Letterature moderne, comparate e postcoloniali.