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Elezioni Finlandia, gli spot elettorali su youtube

Il 19 aprile la Finlandia andrà a votare il prossimo Parlamento, un momento storico importante soprattutto per la crisi economica che da tre anni ha aperto un dibattito all'interno del paese soprattutto sul tema dell'austerità.



Questo è lo spot elettorale del Kokoomus, il partito di centro-destra guidato dall'ex premier Alexander Stubb. Quest'ultimo, nonostante la popolarità sui social arrivata grazie alla sua costante attività 2.0, soffre i risultati degli ultimi sondaggi. In questo spot, si trova in un appartamento vuoto da riempire con le idee del programma. Sul suo cartello appare la scritta: «La Finlandia si rimbocca le maniche», seguito dall’hashtag #työnkautta, «attraverso il lavoro».







Chi invece registra risultati positivi dai sondaggi è Juha Sipilä, leader del Partito di Centro (KESK) di ispirazione liberale. Aperto al dialogo con la Russia ma comunque attento alle dinamiche dell'economia. In questo spot anche Sipilä si rimbocca le maniche, mandando un messaggio chiaro ai finlandesi.







Il Partito socialdemocratico (SDP) non vince le elezioni ormai dal 1999, si affida dunque ad Antti Rinne, ministro delle Finanze ed ex dirigente sindacale, per raccontare in questo spot i suoi obiettivi. Un cortometraggio che parla di vita quotidiana, senza spazio per il leader del partito. Solo uno slogan: «Il mondo può cambiare, ma servono persone coraggiose».







Fari puntati sul risultato che otterranno i "Veri Finlandesi", il partito euroscettico e anti-immigrazione. «La Finlandia: uno stato indipendente o il più settentrionale dell’Unione Europea?». Questo lo slogan accompagnato da immaigni eloquenti: dai campi agricoli abbandonati all’immigrazione islamica. Infine un’anziana e una bambina che tra le mani tiene un messaggio: «Vota per il nostro futuro».







Ville Niinistö è il leader dei Verdi che vogliono conquistare voti per risultare decisivi nel prossimo governo. Nello spot, Niinistö si trova in tre ambienti diversi. Lo slogan è questo: «Ora, invece che mai».







Fonte votofinish.eu