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Eija Tarkiainen è arrivata…”fin qua”

Anno nuovo, rubrica nuova. A dir la verità ci avevo pensato nel 2013 ma l'ho tenuta per gennaio, così avevo pronta la frase ad effetto per l'attacco del pezzo. Scherzi a parte, "Fin qua" è il nome della raccolta di interviste (mi auguro tante) che arricchiranno la sezione 'Extreme' di CultFinlandia. E' sempre sconsigliato spiegare i giochi di parole ma in questo caso forse è necessario. "Fin qua" è l'estrema sintesi delle storie di chi, 'fin'landese, è arrivato 'qua', in Italia, per viverci oppure solo per lasciare il segno. Per inaugurare questo percorso, non ho avuto dubbi nello scegliere Eija Tarkiainen, una donna di eccezionale sensibilità che ho avuto la fortuna di conoscere proprio grazie a CultFinlandia. Eija vive a Torino, città magica e prima capitale del nostro paese. Forse il luogo perfetto per chi, come lei, ha deciso di dare vita all'esperienza di Minuksi (www.minuksi.it): un intreccio di movimenti femminili proiettati verso un io spirituale.



Eija, cosa ti ha portato 'fin qua'?

Oggi, dopo 30 anni di assaggi gaudenti e anche di indigestioni di ritmi accelerati, di scorpacciate di parole solo a volte futili, di visi che si succedono come in una tavola svedese i piatti, posso dire che sono venuta fin qui per sfuggire dal troppo silenzio, dall'amore profondo mai espresso se non in stati di alterata coscienza, dall'oscurità di volti e di atmosfere di cui non sapevo riconoscere gli arcobaleni. Ora decido di restare "fin qua" per raccontare della possibilità di poter unire due (anzi più) panorami mentali senza doversi omologare ma per ancora con maggiore intensità conoscere il proprio sapore per poi condirlo con nuove fragranze arricchenti; sono qui per creare connessioni.





Un aggettivo italiano per la Finlandia


Credibile





Un aggettivo finlandese pier l'Italia


Uskomaton





Cosa manca di finlandese all'Italia?


All'Italia manca il ricordo di se stesso, della propria potenza e valore, che potrebbe riconoscere avvicinandosi ai tempi rallentati, al silenzio che si possa colmare delle proprie sonorità scordate ma in accordo con se stesso, e di buio che stimoli cercare luce che non accechi e abbagli, ma che illumini al punto giusto per ritrovare la propria natura.




Cosa regaleresti di italiano al tuo paese?


Apertura per riconoscere che la leggerezza non è sinonimo di superficialità, ma una sana boccata di ossigeno che permette poi di rituffarsi nelle profondità senza perdervici e credere che sia l'unica realtà; l'ascolto della sua arcaica connessione con la natura che è pregna di eros e di passione che non si esaurisce con la sessualità libera ma piuttosto sa di abbandono ai propri istinti anche elevati, potenza per ricordarsi che il contenuto, affinché venga visto e donato ha bisogno di manifestarsi all'esterno e quindi richiede qualche parola in più, e soprattutto una connessione con l'altro per trovare quelle giuste e la generosità come stimolo,





La tua ricetta finnitaliana in cucina...


La libertà di comprare tutto fatto o addirittura chiedere ad ogni invitato di portare un piatto con se da condividere con gli altri e magari in una casa non perfettamente ordinata. Il premio; ospiti con la sensazione di libertà e rilassamento e la possibilità di ripetere la ricetta anche ogni sera per godersi della compagnia.




Eija Tarkiainen
Nata in Finlandia, abita in Italia da più di trent'anni. Laureata nella facoltà di Lettere e Filosofia a Torino. Naturopata ed esperte di tecniche meditative e corporee. Ha maturato un'esperienza pluriennale nel campo della comunicazione e nell'organizzazione di eventi presso varie aziende e dopo 15 anni di impegno nel campo delle discipline bio-naturali oggi si dedica all'attività nell'Associazione italo-finlandese Minuksi di cui è la fondatrice, i cui obiettivi descrive così " L'arte e la natura, la Beltà e l'Eros; ponti tra la realtà e il mistero, tra il nord e il sud, tra me e te - per una Nuova etica".



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