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Architettura e natura: intervista ad Eija Tarkiainen

“Valore umano e natura in architettura” è il titolo dell’ultimo volume di Marco Visconti, edito da Libria (Melfi 2020), all’interno del quale c’è un’ampia sezione curata da Eija Tarkiainen e dedicata ad esplorare il delicato equilibrio tra architettura e natura.

«Ho accostato immagini di natura ai concetti compositivi di Marco Visconti proponendo analogia tra le stagioni e le atmosfere interiori presenti negli spazi che animiamo» spiega Tarkiainen che durante la redazione della sua presentazione ha compreso «come la volontà di rispettare l’ambiente sia strettamente legata alla nostra “natura” più autentica e come questo desiderio sia irrealizzabile se parte di un mondo insensibile alla realtà esterna».

Eija Tarkiainen, finlandese ma residente a Torino da 35 anni, è scrittrice, ricercatrice e formatrice nel campo dell’olismo con tecniche a mediazione corporea e bio energetica. Tarkiainen promuove, inoltre, in Italia e in Finlandia, progetti nell’ambito del benessere individuale e della sostenibilità ambientale.

Per i lettori di Cultfinlandia ho intervistato Eija Tarkiainen per scoprire qualcosa in più sul suo lavoro e sul suo contributo all’interno del volume “Valore umano e natura in architettura”.

Come e quando ha conosciuto l’architetto Marco Visconti?
Ho conosciuto l’architetto Visconti nell’anno 2018 durante la presentazione del mio libro “Libera la tua natura selvaggia”, nel quale ho affrontato il tema del benessere e della consapevolezza individuale evocando la saggezza della natura finlandese e del nostro mondo mitologico.

Com' è nata l'idea di inserire una sua presentazione all'interno del volume e perchè?
L’architetto Visconti, profondamente innamorato della Finlandia, della sua architettura e della sua natura, mi ha chiesto di dare un contributo al suo volume per invitare i lettori a comprendere più chiaramente il suo lavoro e le motivazioni che ne sono alla base.

Qual'è lo scopo e il ruolo della sua presentazione all'interno del volume?
Il mio contributo all’interno del volume ha lo scopo di abbinare, attraverso un linguaggio simbolico e poetico, le opere architettoniche presentate dall’autore ad una narrazione sui miti e sulla natura finnica in quanto esprimono valori ed energie affini.

Quali sono gli argomenti di cui tratta nella sua presentazione?
Sviluppo la mia narrazione facendo un viaggio attraverso i cinque elementi e le otto stagioni della natura artica.

Qual'è secondo lei il rapporto in generale tra natura e architettura?
A questa domanda posso rispondere solo come fruitrice delle opere architettoniche in quanto non ho alcuna formazione al riguardo. La mia può essere considerata come un’ osservazione di analogie tra quelli che sono i nostri spazi interiori e quelli offerti dalla natura. Quest’ultimi, così come quelli creati artificialmente dall’uomo, si connettono con le mie sensazioni e concorrono a creare il mio approccio al mondo e alla vita.

In che modo la natura e il clima artico possono influire nei progetti architettonici finlandesi?
L’ambiente esterno e il nostro modo di percepire e rispondere alle sollecitazioni del mondo interagiscono tra loro. La relazione tra l’habitat e la psiche, la forma e il modo di vivere lo spazio sono strettamente collegati tra loro. Come la natura suggestiona i nostri stati d’animo interiori, così anche gli ambienti lo fanno con gli edifici che occupiamo. Lo spazio architettonico può contribuire con efficacia sorprendente a ottimizzare la funzione per cui è preposto, stimolando lo stato d’animo di chi vi soggiorna e promuovendone il suo benessere generale.

Quali sono gli elementi principali che un architetto dovrebbe tenere in considerazione quando progetta?
Mika Aaltonen, professore dell’Università di Aalto di Helsinki e direttore del "Progetto Strax" che studia i macro-flussi economici, racconta, in una sua recente intervista, come in un incontro tra gli economisti mondiali sia emerso che per trovare le soluzioni ai problemi critici del pianeta e dell’umanità di oggi, occorra rafforzare alcune doti quali: l’empatia, la creatività, la fantasia e la capacità di valutare criticamente gli eventi.
Il continuo dialogo tra il mondo fisico e psichico ci fa comprendere come l’architettura possa cambiare il nostro panorama mentale assumendo un’importanza essenziale nel momento in cui, entrando in contatto con la nostra sensibilità interiore, ci consenta di compiere delle scelte eticamente consapevoli nel rispetto dell’uomo e del pianeta.

Con l’invito a leggere il volume “Valore umano e natura in architettura” di Marco Visconti ringrazio Eija Tarkiainen per l’intervista.


Intervista di Arianna Callocchia


Foto: Fronte Copertina Volume “Valore umano e natura in architettura” di Marco Visconti
Eija Tarkiainen