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Architettura e Covid-19: intervista a JKMM ARKKITEHDIT

JKMM ARKKITEHDIT, uno degli studi finlandesi più conosciuti a livello internazionale, è stato fondato nel 1998 a Helsinki da Asmo Jaaksi, Teemu Kurkela, Samuli Miettinen e Juha Mäki-Jyllilä. I quattro partner fondatori sono ancora oggi alla guida dello studio, che ormai conta circa 100 collaboratori e due nuovi partner (Päivi Meuronen e Teemu Toivio), con l’obiettivo di lavorare come in una grande famiglia condividendo valori comuni.

Il lavoro di JKMM ARKKITEHDIT, la cui forza trainante è stata fin dall’inizio l’innovazione, si concentra principalmente sull’architettura, gli interiors, gli arredi, la grafica e l’arte.

Uno dei loro progetti più conosciuto a livello internazionale e che ha vinto importanti premi, tra cui i recenti IIDA Interior Design Competition e LCD (Leading Culture Destination), è l’Amos Rex di Helsinki.

JKMM ARKKITEHDIT è anche lo studio che ha vinto il concorso per l’estensione del National Museum of Finland e della Dance House di Helsinki.

Per i lettori di Cultfinlandia ho intervistato JKMM ARKKITEHDIT, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente nell’anno 2005 durante uno dei miei viaggi in Finlandia, per scoprire come hanno affrontato la situazione di emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e quali saranno secondo loro gli effetti che si ripercuoteranno sull’architettura.

Quali effetti ha avuto la situazione di emergenza sanitaria sul vostro lavoro e sulle vostre abitudini lavorative?
Prima che la pandemia colpisse anche la Finlandia ci eravamo già organizzati per lavorare da remoto aggiornando i nostri IT Systems e i primi di marzo abbiamo chiesto a tutti i nostri collaboratori di lavorare da casa per gestire in totale sicurezza il nostro Team. Anche se organizzare il lavoro da remoto è stato abbastanza semplice abbiamo però riscontrato alcune difficoltà che hanno gravato sul nostro lavoro in generale, come ad esempio il notevole aumento del numero delle riunioni, rispetto a quelle organizzate durante la nostra normale vita di ufficio, con un conseguente sovraccarico del resto del lavoro. Inoltre in questa situazione “a distanza” è stato molto difficile mantenere vivo lo spirito di comunità e il senso di appartenenza ad un gruppo questo perché da remoto non è possibile sostituire le interazioni face-to-face e le chat tra colleghi durante gli orari di lavoro o le pause. Abbiamo cercato di far fronte a questa situazione difficile aumentando la comunicazione e mantenendo, per quanto possibile, le nostre tradizioni quotidiane, come ad esempio la pausa caffè. Siamo stati e siamo ancora costantemente alla ricerca di nuovi stimoli per tenere sempre aggiornato ogni singolo individuo e offrire aiuto in caso di necessità. Per fortuna tutti i nostri cantieri in Finlandia sono rimasti aperti e questa è stata una salvezza per noi.

Quali conseguenze potrà avere la pandemia sull’architettura? Come pensate che la Finlandia ne possa venir fuori?
Ci auguriamo che questa crisi  porti tutti ad avere una maggiore consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità e della qualità delle costruzioni. La pandemia ha avuto e avrà molte conseguenze sull'economia finlandese e uno dei mezzi di ripresa economica potrebbe essere quello di realizzare tutti quei progetti pubblici lasciati in sospeso fino ad adesso. Inoltre soprattutto ad Helsinki ci auguriamo che in futuro venga posta molta più attenzione alla qualità della progettazione e della costruzione degli edifici residenziali.

Alcuni dei vostri progetti hanno subito delle modifiche a causa del Covid? Al momento non ci è stato chiesto di modificare nessun progetto ma forse ora è troppo presto per prevedere cosa succederà nei prossimi mesi e come la cultura del lavoro a distanza cambierà la progettazione degli uffici e la pianificazione degli investimenti. Uno dei nostri progetti più importanti, l’Ospedale Centrale della Finlandia, sta per essere completato nell’autunno del 2020 ed è caratterizzato da alcuni elementi molto importanti che in un momento di crisi ed emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo ora si rivelano fondamentali. L’edificio, infatti, dispone di molte camere singole al fine di massimizzare il processo di recupero dei pazienti ed è stato progettato per essere modificato con un sistema operativo in cui i pazienti in arrivo vengono spostati nei locali il meno possibile. Ci auguriamo che questo progetto possa aprire la strada ad una nuova progettazione di tipologia di struttura ospedaliera in Finlandia.

Come procedono i lavori del padiglione della Finlandia a Expo 2020 Dubai?
Dato che a causa del Covid l’apertura di Expo 2020 Dubai è stata posticipata a Ottobre 2021 i lavori di costruzione del padiglione della Finlandia continuano.

Come l’architettura può contribuire a superare la crisi?
Le crisi di solito portano innovazione anche nel campo dell'architettura. Ci auguriamo che questa crisi possa essere da stimolo per gli architetti e gli utenti per riflettere su ciò che è realmente importante ed essenziale nella vita e come l’ambiente costruito può contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti noi. Valori e umanità sono necessari nella società e auspichiamo che questa crisi possa spianare la strada a un approccio più umano verso il costruito, nonché verso la società e l'ambiente in generale.

Pensate che questo periodo di lavoro da remoto possa cambiare la progettazione degli appartamenti?
Nella città di Helsinki la maggior parte degli appartamenti sono di piccolo taglio e questa crisi potrebbe portare ad un cambiamento della loro progettazione. L’esigenza di dover trascorre molto tempo a casa potrebbe aumentare la necessità di usufruire di tutto lo spazio abitativo, di avere balconi esterni e ambienti separati che potrebbero diventare un valore aggiunto indispensabile. La cultura del lavoro da remoto si sta preparando da un po’ di tempo e forse con il Covid siamo arrivati ad un punto cruciale per passare dalla sua natura temporanea a una più permanente. Comunque adesso è troppo presto per prevedere come tutto questo si tradurrà concretamente nella progettazione di uffici e appartamenti.

Ringrazio i partner di JKMM ARKKITEHDIT per l’intervista e mi auguro di poterli rincontrare presto in Finlandia o in Italia.

Intervista di Arianna Callocchia

Info:                                                                                                                                                          
JKMM ARKKITEHDIT
Helsinki
www.jkmm.fi

Foto: da sinistra Samuli Miettinen, Asmo Jaaksi, Juha Mäki-Jyllilä e Teemu Kurkela   
Partner Fondatori, JKMM ARKKITEHDIT, Helsinki (photo by Akseli Valmunen)