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Antologia di poeti “stranieri” in Finlandia



Runokohtauksia è il titolo dell'antologia di poeti "stranieri" in Finlandia uscita lo scorso maggio per l'editrice finlandese Robustos. Il volume è frutto del progetto Runokohtaus, appunto, nato nel 2011 per dare voce a poeti non finlandesi residenti in Finlandia. Un lavoro corale che ha coinvolto dieci poeti immigrati in Finlandia e noti poeti finlandesi che hanno affiancato i poeti stranieri per tradurre al meglio le loro opere. Fondamentale è stato anche il ruolo degli interpreti culturali "persone di fiducia dei poeti e conoscitori sia della lingua originale sia del finlandese".

Diana Mistera è la poetessa italiana presente nell'antologia. Ha lavorato fianco a fianco con il poeta Tommi Parkko che ha tradotto in finlandese le sue poesie presenti nel volume: "le mie poesie cambiarono grazie ai suggerimenti di Tommi Parkko e durante la traduzione, diventarono piú belle. Anche il linguaggio italiano che avevo usato, cambió. Quando le rilessi in italiano, mi chiesi se davvero avevo scritto quelle cose e quando le sentii in finlandese, rimasi senza parole".

Il progetto Runokohtaus ha ricevuto un premio d'onore come miglior progetto multiculturale in Finlandia del 2014.
Scopo del progetto, a mio avviso, non può essere altro che quello dell'integrazione.

Incipit della prefazione
di Viola Parente-Čapková e Antonio Parente

L’antologia è, al tempo stesso, [...] una traduzione antologica in finlandese e un progetto di poesia multilingue, che include le traduzioni in finnico di poesie scritte in lingua russa, curda, araba, spagnola, persiana, italiana e somala. Per quel che riguarda gli autori, il denominatore comune è il fatto di vivere in Finlandia, sebbene siano nati e cresciuti altrove. Lo stesso dicasi per i prefatori [...]

Al processo di traduzione hanno preso parte alcuni importanti poeti di Turku e, dal momento che non conoscevano necessariamente tutte le lingue [dei testi originali], la traduzione è stato effettuata in gruppi di lavoro, e le poesie tradotte durante incontri comuni, dopo lunghe discussioni. Un ruolo decisivo in un tale ambiente di lavoro è stato quello svolto dai vari “interpreti culturali”[...], persone di fiducia dei poeti e conoscitori sia della lingua originale sia del finlandese. La funzione di interprete culturale fa riferimento al concetto di "traduzione culturale" - il trasferimento non solo di parole da una lingua all'altra, ma anche della tradizione letteraria e culturale.

Quest’ultimo aspetto evidenzia un tratto peculiare di questa antologia, che non è necessariamente quello più essenziale per il lettore. Perché e in che senso è importante che il background degli autori risulti immediatamente visibile, si tratta forse dell’aspetto prominente di questa pubblicazione? E bisognerebbe conoscere i singoli contesti dei poeti prima di iniziarne la lettura? E l’evidenziazione di questo aspetto preclude forse la focalizzazione sulla questione in sé, vale a dire sulla poesia? Ma è possibile concentrarsi sulla lettura trascurando tutte le circostanze menzionate - ed è anche giusto? Da prefatori, vogliamo sottolineare che scriviamo questa nota dal nostro punto di vista di ricercatori e traduttori europei di letteratura finlandese, che non sono stati coinvolti dall’inizio in questo progetto ma che hanno seguito con grande entusiasmo l’ultimo anno di sviluppo [... di questa antologia che] abbiamo letto prima di tutto, come un libro di poesia[...]

Gli autori:
Galina Inkeroinen e Andrei Karpin (russo)
Chiman Karim e Allahmoradi Mohammadamin (curdo)
Hashim Matouq e Sadik Al-Husseini (arabo)
Ainhoa González Llano (spagnolo)
Shahla Ezadi (persiano)
Diana Mistera (italiano)
Abdi Abshir Dhoore (somalo)

I poeti traduttori:
Esa Hirvonen
Juha Kulmala
Timo Harju
Terhi Hannula
Tommi Parkko
Daniil Kozlov

Gli interpreti culturali:
Marja Liisa Valtanen
Lora Karim
Ali Rabiee
Irinja Karpina
Alas Ali

Coordinatrice del progetto:
Marja Mäenpää.

La poesia introduttiva di Diana Mistera:

Sinfonia

Incatenata dal ricordo di un attimo
uno sguardo
un sorriso
le tue lunga dita sul mio viso
e l’anima,
senza spartito
riesce comunque a leggere
quelle note nascoste,
ricordando improvvisamente
quell’amore che ci lega da secoli.
Ma non c’é memoria senza dolore,
dolore senza timore,
timore senza angoscia,
che quel momento
possa sfuggirmi dai sensi,
che possa perderlo per sempre.
Ma le dolci note di quella rimembranza
accompagnano la conclusione dell’opera
il ritmo aumenta
ed una melodia incalzante
travolge l’anima
provocando l’inevitabile dejavu.

©® Diana Mistera