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A Lucca si studia la matematica in finlandese



A Lucca c'è una classe di terza elementare che da più di un anno studia la matematica in finlandese sotto la guida della maestra Patrizia Casella Piccinini. Abbiamo chiesto a Patrizia com'è nata l'idea di usare un libro finlandese di matematica.






La proposta è nata a seguito di uno scambio tra insegnanti del progetto Comenius “Unity Throught Diversity” (fine novembre primi di dicembre 2012) che mi ha permesso di visitare alcune scuole di Helsinki. Ho chiesto alle colleghe di vedere quali libri e quaderni usavano i bambini e subito ne sono rimasta affascinata.




In aggiunta e alla luce dei risultati dell’OCSE PISA ho pensato di integrare la mia proposta didattica con libri secondo me più stimolanti.




Una volta rientrata in Italia ho proposto ai 41 bambini delle due classi prime di svolgere alcuni esercizi su fotocopie tratte da testi italiani, francesi, tedeschi e finlandesi. L’uso di ben 4 lingue diverse è stato possibile perché, non sapendo ancora leggere, i bambini dovevano solo interpretare le immagini per risolvere semplici operazioni e problemi.




Dei quattro testi proposti quello finlandese si è rivelato subito alla loro portata perché gli esercizi sono facilmente intuibili. Anche il format non è da sottovalutare: gli esercizi sono ben distanziati e la dimensione delle pagine è tale da essere facilmente dominata ad una prima occhiata, insomma sono a “formato di viso”.






Cosa ne pensavano i genitori dei bambini?




Al termine dell’anno scolastico ho chiesto ai genitori se erano d’accordo ad acquistare il libro. Solo due persone hanno espresso qualche perplessità, gli altri non si sono espressi…almeno con me. Un genitore mi ha detto: ”Ma la matematica non è uguale dappertutto?” Io ho risposto di sì ma ho aggiunto che ciò che conta è “come” si propone. Un altro temeva che, essendo il testo in finlandese, i bambini non fossero abituati a leggere la consegna. In realtà, visto che i bambini devono tradurre, la consegna e il testo di un problema in generale sono ampiamente letti e analizzati.






E quali sono i risultati?




In matematica il risultato ottenuto è stato quello di possedere una buona strumentalità e una buona abilità di calcolo in modo naturale e con numeri che di solito si introducono in classe terza.
Il risultato sicuramente più importante, però, è stato quello di approfondire le conoscenze di entrambe le lingue. Dal continuo confronto si scoprono regole, similitudini e differenze, modi di pensare diversi dietro un’apparente uguaglianza…




Tutto questo attiva fortemente i processi logici che a loro volta creano nuovi atti di pensiero…credo, quindi, che anche l’abilità di risolvere i problemi sia incrementata proprio dall’uso e dalla comparazione delle due lingue proprio perché così diverse ma anche così simili nel loro sostrato. Non è forse vero che l’Italiano deriva dal latino e che nella lingua Finlandese ci sono i casi?




Matikka, quindi, ha sostituito il nostro libro di testo per tutta la durata della classe seconda. Al termine dell’anno scolastico le classi si destreggiavano bene con i numeri fino a 1000 (il programma in Italia prevede i numeri entro il 100 e dintorni) sia nel calcolo orale che in quello scritto. Con questo intendo tutti i bambini, anche quelli che sono partiti da posizioni di svantaggio e che, solitamente, aumentano il gap con il trascorrere del tempo.