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Quando Pokemon Go entra nei musei. In attesa del Night Tour di Helsinki del 22 luglio


Una squadra di calcio finlandese segna un gol, e invece di fare l'aeroplanino sotto gli spalti o allargare le braccia al pubblico, si ferma e simula di giocare a Pokemon Go. Si tratta di un gioco di Niantic e Nintendo, disponibile da pochissime settimane, che sfrutta la realtà aumentata, facendo apparire sul display di chi ha scaricato l'app apposita dei personaggi da catturare, che appaiono nelle vicinanze.

Non staremmo qui a parlarne se la Pokemon Go non fosse ormai una mania mondiale, che causa alcuni pensieri alle forze dell'ordine per questioni di sicurezza, e ha messo già i direttori dei musei davanti a nuove problematiche. L'avvistamento di un personaggio causa il tilt nel traffico di New York, con persone
che abbandonano le proprie auto per strada, o l'attraversamento improvviso di strisce pedonali senza prestare attenzione, come è accaduto
a un ragazzino in Finlandia.

Cosa succederebbe allora se un Pokemon apparisse dentro la sala di un museo? Quale rischio per le opere d'arte?
E' successo al Museo dell'Olocausto di Washington, che in risposta ha espressamente chiesto di essere rimosso dalle mappe dell'applicazione, perchè "non è appropriato giocare nelle sale del museo".

L'associazione Tuo Museo si è posta il problema, e in vista dell'appuntamento Pokemon Go Night Tour a Helsinki del 22 luglio vi segnaliamo il loro interessante articolo sulla questione, con potenzialità e rischi per i musei, sempre a caccia di nuove forme di interazione con il pubblico.

Foto: schermata dell'articolo sul sito di Tuo Museo.