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NO LIFE IS LEFT UNFINISHED. Hannu Palosuo | Roma, 18.9-12.10


Inaugura a Roma la 3a edizione di AUTUNNO CONTEMPORANEO 2014 con un'installazione site specific del pittore finlandese - ma italiano di adozione - Hannu Palosuo alla Sala Santa Rita, ex chiesa di Santa Rita da Cascia, al Teatro di Marcello.


NO LIFE IS LEFT UNFINISHED è un intervento, curato da Gianluca Ranzi, con cui Palosuo chiude lo spazio absidale della chiesa con una vela
composta da una ventina di sacchi da caffè di juta, usati come supporto pittorico al posto delle semplici tele. I soggetti sono domestici
e anti-retorici, tratti da momenti di vita quotidiana, bambini che giocano, passanti, vasi di tulipani, tavolini e sedie, lampadari,
rose, e costituiscono un contraltare rispetto alla sacralità del luogo espositivo. Contraltare in questo caso sembra il termine più adatto perché rende evidente la capacità dell’arte di Palosuo di insistere sulle differenze per farle dialogare ponendole sullo stesso piano: immanente e trascendente, vita e morte, natura e cultura, soggetto e oggetto. Ancora di più in questa occasione, trattandosi di una ex-chiesa, la parola contraltare si carica di una profonda suggestione, proprio a significare come l’intervento di Palosuo inserisca in un contesto sacro la fluidità immanente della vita quotidiana, abbracciando il mondo fisico e quello spirituale, la corporeità e la trascendenza.


Anche l’idea dell’artista di mettere a punto una moderna iconostasi che divide la zona del culto sacerdotale da quella dei fedeli sembra significativa da questo punto di vista. L’iconostasi ortodossa tradizionalmente cela allo sguardo di chi assiste il rito celebrato dai sacerdoti, mentre nell’intervento di Palosuo è un muro di pittura che si erge come una moderna siepe leopardiana a escludere lo sguardo al di là di essa. Qui il non poter guardare oltre significa in realtà poter vedere meglio, a suggerimento di una totalità a cui tendere oltre la limitatezza dei sensi. L’opera di Palosuo è quindi come se rimandasse a qualcosa di assente, a un’ombra al di la della forma che è tuttavia essenziale per completare l’unità dell’essere umano, per aprire uno squarcio verso la complessità del suo mondo interiore che attraverso l’opera si ricollega alla vita.


L’iniziativa è patrocinata dall’Ambasciata di Finlandia.



Insieme a Palosuo inaugura la kermesse anche l'installazione dell'artista belga Kristien De Neve THE MISSING OBJECT. SENTI COME SOTTO I TUOI PIEDI SUONA CAVO, a cura di “Bent Elan. I am my own curator”, al Cortile del Tempio di Apollo in Circo (18.9–7.12).


L’iniziativa, è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura, Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con il Touring Club italiano e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.



Foto: Giorgio Benni