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La Finlandia alla 57a Biennale di Venezia | Venezia, fino al 26.11


Si è aperta al pubblico il 13 maggio la 57a Biennale di arte di Venezia, sotto la direzione della curatrice francese Christine Macel.
E mentre vengono annunciati i premi di questa edizione - tra cui il Leone d'oro al Padiglione della Germania e all'artista tedesco Franz Erhard Walther - noi di Cultfinlandia.it abbiamo seguito le presenze finlandesi in 3 sedi della Biennale.



I) Alla Finlandia è da sempre dedicato il piccolo padiglione di Alvar Aalto ai Giardini, che ha visto tante volte cambiare l'aspetto del suo interno.
Quest'anno è una sala bianca abitata da pupazzi animatronici e proiezioni video create dal duo Nathaniel Mellors (britannico, attivo in Olanda) e Erkka Nissinen (finlandese di Jyväskylä), per la prima volta in una collaborazione artistica. L'installazione The Aalto natives racconta di due figure messianiche, Geb e Atum, i due esseri animatronici in sala, alla guida dell'umanità. Con ironia e irriverenza gli artisti hanno creato
una sceneggiatura che tra contraddizioni, nonsense, assunti esilaranti e talvolta imbarazzanti indaga la struttura della nostra società, ma soprattutto delle leggi del potere, che non sembrano molto cambiate dai tempi dell'uomo primitivo.
Padiglione a cura di Xander Karskens, sotto la direzione di Raija Koli, direttore di Frame Contemporary Art Finland, nella foto allo speech d'inaugurazione del Padiglione dei Paesi nordici alla presenza, tra le personalità diplomatiche presenti, dell'ambasciatore di Finlandia Janne Taalas.
(Nella foto anche un momento dell'installazione al padiglione finlandese Alvar Aalto).


II) Ai Giardini troviamo nel padiglione dei Paesi nordici, quest'anno guidato dalla Svezia, Pasi “Sleeping” Myllymäki e Mika Taanila. Il primo mostra i primordi dei video digitali (dalla fine degli anni Settanta) mentre il secondo espone la sua manipolazione di libri cartacei che ripropone in versione analogica, fisica, il cut and paste digitale del video, il medium privilegiato di Taanila.

III) Infine, la Finlandia partecipa al Research Pavilion alla Giudecca (fino al 2 luglio), un progetto transnazionale che coinvolge università e accademie nordiche come laboratori di riflessione sulla ricerca nei vari paesi. Molti gli eventi e le performance, con la mostra di apertura You gotta say yes to another access, una riflessione sull'utopia dell'accessibilità attraverso il coinvolgimento di studenti di dottorato nelle università nordiche. La mostra è co-curata da Jan Kaila della Uniarts di Helsinki con Henk Slager, dipomatosi all'Accademia di Helsinki, con la partecipazione, tra gli altri, dell'artista finlandese Niran Baibulat.