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Fin-la, italiani in Finlandia: Beatrice Dionisi

Dovevamo festeggiare un anno di CultFinlandia e allora quale occasione migliore per un'intervista? Dopo il "Fin-qua" di qualche giorno fa, Beatrice Dionisi mi regala l'opportunità di tagliare il nastro a "Fin-la(à)". Un altro gioco di parole -come al solito inquietante- che mi consente di aprire le porte alle storie di chi, per lavoro, amore, o altro, ha lasciato l'Italia per trasferirsi in Finlandia.



Beatrice Dionisi è un'imprenditrice, un avvocato, una mamma ed anche il segretario Generale di Italchamber Finland. Cos'è? Il punto di riferimento italiano per chi vuole investire in Finlandia. Beatrice, italo-finlandese, è l'ideale rappresentante dell'Italia viste le notizie degli ultimi giorni: è stato infatti battuto il record di presenze femminili nel governo italiano. Su 16 ministri, 8 sono donne. Preparate, combattive e responsabili. Un "nuovo corso" che Beatrice Dionisi ha già inaugurato nel 2012, quando ha guidato insieme all'Ambasciata italiana la missione degli imprenditori di Torino a Helsinki, nel passaggio di consegne tra le due capitali del design.



Beatrice, cosa ti ha portato 'fin la'?
Vivo ad Helsinki da quasi nove anni. Più che di un trasferimento all’estero si è trattato di un ritorno a casa. Sono nata in Finlandia da madre finlandese e padre Italiano ma ho vissuto in Italia da quando avevo pochi mesi. A trent’anni ho sentito il bisogno di confrontarmi con le mie origini. In Finlandia ho trovato una stabilità che in Italia facevo fatica a conquistare ma paradossalmente vivere qui ha anche rafforzato e nutrito la mia natura italiana…un esercizio quotidiano di equilibrio tra mondi molto diversi.



Un aggettivo italiano per la Finlandia
Fredda… dopo tanti anni il clima è una delle cose a cui faccio fatica ad abituarmi.



Un aggettivo finlandese per l'Italia
Monimutkainen. Da Italiana mi sento spesso chiedere pareri o spiegazioni su fenomeni e vicende di attualità, sopratutto politica. Volendo evitare banalizzazioni e luoghi comuni, finisco sempre per dire tutto ed il contrario di tutto. La verità è che per i finlandesi la complessità della realtà italiana attuale è veramente difficile da capire.



Cosa manca di finlandese all'Italia?
Il senso civico. Credo che rispetto agli italiani i finlandesi si sentano maggiormente responsabilizzati e siano più consapevoli del proprio ruolo nei confronti della società e dell’”altro”, che sia un vicino di casa, un collega di lavoro, un concittadino o un elettore . Questo crea le condizioni per una gestione pubblica più efficiente e per un sistema sociale complessivamente più giusto. Le ragioni di questo diverso atteggiamento sono ovviamente tante. Un paese di 5 milioni di abitanti il controllo sociale è più forte perché più facile. Credo comunque che molto dipenda anche dal carattere delle persone: una maggiore timidezza e un maggiore senso del “pudore” che inibiscono all’origine comportamenti potenzialmente discutibili. Questo credo manchi a molti italiani che oggi ricoprono posizioni di potere. Non a tutti ovviamente, l’Italia è piena di gente dal senso civico fortissimo, addirittura eroica, così come in Finlandia dietro ad una società che sembra funzionare alla perfezione e si nascondo tante storie di solitudine e trascuratezza.



Cosa manca di italiano alla Finlandia?
La capacità o forse la voglia di improvvisare. La creatività.



La tua ricetta italo-finnica in cucina...
Ancora nessuna. In cucina sono abbastanza tradizionalista e non amo molto le contaminazioni. In famiglia sono tenuta al rispetto della “par condicio” per cui cerco di misurarmi con entrambe le cucine.



Beatrice Dionisi, nata ad Helsinki nel 1975 vive in Finlandia dal 2005.
Avvocato in Italia, oggi con la sua società Eugentes opera nella Scandinavia e nel Baltico come agenzia per diversi marchi di arredamento italiano. Da Agosto del 2012 è Segretario Generale di Italchamber Finland, associazione di professionisti e imprenditori volta alla promozione e allo sviluppo delle relazioni commerciali tra l’italia e la Finlandia. Ha partecipato al documentario Olen Italiano. È mamma di un bambino di tre anni, il piccolo Emil.