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Everyday Experiments 1.03.-1.09.2019 Triennale di Milano

Everyday Experiments è il titolo della mostra presentata dalla Finlandia alla XXII Esposizione internazionale della Triennale di Milano dal tema Broken Nature: Design Takes on Human Survival (1.03.-1.09.2019). Con audacia, inventiva e creatività l’esposizione presenta dodici progetti sperimentali che i finlandesi stanno già attuando in Finlandia per vivere in modo equo e sostenibile.

“Il design non ha più a che fare solo con l’estetica. Se ci poniamo l’obiettivo di cambiare la società, dobbiamo unire le forze con le scienze naturali, la tecnologia, l’artigianato, l’elaborazione di strategie politiche e l’attivismo” spiega Guy Julier, committente della mostra e professore di Design Leadership all’Università Aalto. Così continua Kaisu Savola, curatrice responsabile della mostra: “Sta già succedendo in molti ambiti: gli esperimenti presentati in questa mostra mettono alla prova i confini tra design e altre discipline”.

La mostra si propone di evidenziare l’importanza che i finlandesi riservano all’essere umano e alle persone in ogni progetto di design sia esso piccolo che grande come ad esempio nel caso della progettazione di un intero quartiere “smart” a basso impatto carbonico (Smart Kalasatama) o di una iniziativa di donne della terza età mirata a dare informazioni ai migranti sulle foreste finlandesi (Place to Experiment, Kokeilunpaikka).

In questa edizione della Triennale la Finlandia espone, per la prima volta, progetti in corso e incompiuti con l’intento di presentare un design più ampio e trasversale che non comprende solo oggetti ma anche sistemi e servizi progettati come attività condivise dalle comunità e dalle organizzazioni. Un design che include anche esperimenti da diversi ambiti dell’attività umana, dall’amministrazione alla citizen science, dall’arte all’attivismo dai rapporti di lavoro all’istruzione e alla ricerca.

La Finlandia ha una lunga storia di successo alla Triennale di Milano che risale alla primissima Esposizione Internazionale di Milano nell’anno 1933 in cui i designer finlandesi si aggiudicarono diversi riconoscimenti, dal Gran Premio alla medaglia di bronzo. Per oltre 30 anni, nelle varie edizioni della Triennale, la Finlandia e il design finlandese hanno ottenuto premi e riconoscimenti internazionali, compreso il “miracolo a Milano” del 1951, quando la stimata rivista italiana di architettura e design “Domus” dedicò al padiglione finlandese ben 14 pagine.

La mostra Everyday Experiments presenta un design finlandese innovativo che affronta in tanti modi diversi le nuove sfide dell’ambiente e della società contemporanea.

Per maggiori info:
Everyday Experiments
XXII Esposizione internazionale della Triennale di Milano
1.03.-1.09.2019
Triennale Milano
Viale Emilio Alemagna, 6
Milano

www.aalto.fi/news/finland-opts-for-people-first-experimentation-at-milan-triennale
www.triennale.org/eventi/broken-nature/
www.brokennature.org


Credits

‘Everyday Experiments’ è una mostra curata, progettata e prodotta da
Aalto University, School of Art, Design and Architecture

Finanziata da
Aalto University and the Ministry of Culture and Education, Finland

Supportata da
the Ministry for Foreign Affairs of Finland

Committente
Guy Julier

Curatore
Kaisu Savola

Allestimento
Saara Kantele, Monica Romagnoli, Tuomas Siitonen, Ville Kokkonen

Visual identity e infographics
Adina Renner, Qin Yang, Arja Karhumaa

Assistente del curatore
Nur Horsanali

Consulente tecnologico
Panu Heikkilä

Progetto fotografico
Sanna Lehto

Font
Scto Grotesk A by Schick Toikka

Si ringrazia
Áile Aikio
Aurora Powertrains Ltd
Consolato Onorario di Finlandia, Milano
Design for Government, Aalto University
Finnish Association of Design Learning
Finnish Association for Nature Conservation
Forum Virium Helsinki
Helsieni
Migrant Youth Helsinki
Natural Resources Institute Finland and
the University of Helsinki
Ioncell, Aalto University
Prime Minister’s Office and
the Experimental Finland programme
Sámi Education Institute
Suohpanterror

Foto: Allestimento "Everyday Experiments",  photo credit: Valentina Casalini, courtesy of Aalto University