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Declinazioni di comunità al Museo Pigorini: Timo Bredenberg e le sue Virtual Community | Roma, 9-30.4


Al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” dell'Eur si inaugura oggi alle 16 la mostra di Timo Bredenberg Virtual Community, a cura di Emanuele Rinaldo Meschini e Maria Stella Bottai.


La mostra inaugura negli spazi del Museo la prima parte del progetto Declinazioni di Comunità, ideato e curato da Emanuele Rinaldo Meschini nell'ambito del bando Torno Subito promosso dalla Regione Lazio.

Declinazioni di Comunità propone un programma di arte contemporanea basato sulla ricerca tra arte e comunità in relazione e in dialogo con le collezioni etnografiche e preistoriche del Museo e si pone come naturale prosecuzione e sviluppo di quanto realizzato dapprima in Germania, a Berlino (Declination of Community. Part I-II, ZK/U, Zentrum für Kunst und Urbanistik) e successivamente a Roma (Declination of Community. Part III, Centro Documentazione Artistica Luigi Di Sarro).



Virtual Community, dal 9 al 30 aprile 2015, realizzata in collaborazione con Maria Stella Bottai, è la prima personale italiana dell'artista finlandese Timo Bredenberg (Tampere, 1984) il cui lavoro analizza il rapporto tra comunità virtuale e comunità reale/tribale. Un video gioco interattivo, I,Cloud e tre video (Sparta, Empire, Control) dialogano con differenti elementi delle collezioni etnografiche. I video indagano tematiche quali bullismo, violenza, rappresentazione del potere e di come esse siano allo stesso tempo causa ed effetto dei comportamenti virtuali. La mostra si sviluppa come un percorso “etno-artistico” dove alla curiosità ed allo studio dell'altro culturale viene aggiunta la visualizzazione dell’altro digitale.



Declinazioni di Comunità è un progetto di arte contemporanea diviso in tre mostre che si terranno nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini da aprile a settembre 2015.
Il tema è quello dell'analisi delle società e delle sue diverse comunità attraverso la lente delle arti visive. Il progetto è realizzato grazie al supporto della Regione Lazio attraverso il bando Torno Subito.



Seguendo la definizione di Hal Foster dell'artista come etnografo il progetto vuole instaurare una pratica discorsiva tra il Museo Luigi Pigorini, inteso come una delle maggiori autorità in campo etnografico, e l'arte contemporanea, intesa come un nuovo campo di ricerca e mappatura.



Alle 17 visita guidata con artista e curatori.