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Corruzione, Finlandia limpida. L’Italia si piazza al 69° posto

In testa troviamo Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia e Svezia. In coda Afghanistan, Corea del Nord e Somalia. Per incontrare l'Italia bisogna passare oltre l'Uruguay, il Botswana, il Costarica, il Lesotho e giù giù fino ad arrivare alla 69esima posizione. È l'indice, redatto dalla ong Transparency International, sul grado di corruzione di 177 Paesi nel mondo: maggiore è il punteggio ottenuto dai vari Stati, maggiore è il loro grado di "limpidezza".





Lo scorso anno andò peggio, ma l'Italia resta comunque uno dei Paesi europei che ha fatto registrare la performance peggiore. In una classifica che va dal Paese meno a quello più corrotto, il nostro ottiene un punteggio di 43 su 100. Per inciso: più il punteggio assegnato è alto, più la corruzione viene percepita meno dai cittadini. Lo scorso anno andò peggio: l'Italia arrivò tre posizioni più indietro (72esima) e con un punteggio leggermente più alto (43).

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Sembra esserci stato un piccolo passo in avanti, che viene accolto con favore da Maria Teresa Brassiolo, presidente di Trasparency International Italia. Nel corso dell'ultimo anno, "si sono compiuti molti sforzi strutturali per migliorare la trasparenza e l'integrità del settore pubblico, a partire dal decreto 150, fino alla legge anticorruzione 190 e agli ultimi decreti sulla trasparenza e l'accesso civico.

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