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Cinema finlandese al festival “I Boreali” 2-5 febbraio – Milano

Dal 2 al 5 febbraio si svolge a Milano “I Boreali”, festival promosso dalla casa editrice Iperborea, dedicato alla cultura del Nord Europa. Tantissimi appuntamenti dalla letteratura alle lingue nordiche, alla musica, al teatro e al cinema. Due sono i film finlandesi presentati al festival.



GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO

Miekkailija (The Fencer- 2015)

Regista: Klaus Härö

Durata: 98 min - Paese: Finlandia

Ora: 21.30 - Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, 20137 Milano

Il giovane Endel Nelis arriva a Haapsalu, in Estonia, nei primi anni ’50. In fuga da Leningrado e dai servizi segreti di Stalin, riesce a trovare lavoro come insegnante e fonda un club sportivo per i suoi studenti, grazie al quale insegna loro la sua grande passione: la scherma. La maggior parte degli alunni di Endel sono orfani dell’occupazione russa in Estonia, e lo sport diventa un mezzo di espressione per i ragazzi, che ambiscono a partecipare al torneo nazionale di scherma proprio a Leningrado. A questo punto Endel deve fare una scelta: rischiare tutto accompagnando gli studenti in Russia, o mettere al primo posto la sua sicurezza, deludendoli.

 

SABATO 4 FEBBRAIO

Atomin paluu (Return of the Atom, 2015)

Regista: Mika Taanila e Jussi Eerola

Durata: 110 min - Paese: Finlandia

Ora: 22.00 - Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, 20137 Milano

La Finlandia è stata la prima nazione occidentale a dare il permesso di costruire un nuovo impianto nucleare dopo il disastro di Chernobyl del 1986. Il nuovo reattore OL3, costruito dall’azienda francese Areva nella cittadina di Eurajoki, doveva essere pronto nel giro di cinque anni (2004-2009) e rappresentare il biglietto da visita di una nuova generazione di impianti, ma le cose non sono andate secondo i piani: ritardi, difetti di progettazione e rischi sulla sicurezza, hanno rimandato l’accensione dei reattori di almeno nove anni, per il momento.

"Return of the Atom" racconta la vita problematica degli abitanti di questa piccola “città nucleare” finlandese durante un periodo di rinascita dell’energia atomica e della quasi totale assenza di un movimento contrario all’impianto, che crea un’atmosfera tesa, un consenso tacito, lasciando spazio a scenari di paranoie e cospirazioni.