Non è per niente facile scrivere dei Regina e di “Soita Mulle” (Johanna Kustannus, 2011) nonostante, dopo innumerevoli ascolti, sia assolutamente certo di averne assorbito sonorità, atmosfere ed armonie.
La prima ragione per cui mi riesce complicato è di natura personale. Sono infatti il primo a riconoscere che non è opportuno dedicare la prima recensione…